La fotografia in quota offre scorci impressionanti e fotografie mozzafiato. Magari un giorno parlerò delle accortezze e delle tecniche fotografiche in quota ma prima di iniziare a fotografare, lassù bisogna arrivarci.
Durante il mio percorso fotografico Si Combatteva Qui! 1915-1918 mi sono imbattuto in parecchie ferrate, più o meno vertiginose che hanno offerto scatti fotografici incredibili.
Mi sono però anche imbattuto anche in persone sprovvedute che affrontavano alcuni di questi percorsi in scarpe da ginnastica e senza protezioni.
La via ferrata è quel sentiero dotato di funi metalliche, scale, chiodi e passarelle che permettono al viandante di affrontare sentieri particolarmente esposti in sicurezza, a condizione di essere in possesso dell’adeguata attrezzatura tra cui gli indispensabili Dispositivi di Protezione Individuali (imbragatura, kit ferrata, caschetto).
Le ferrate si dividono per livelli di difficoltà. Prima di affrontarle dovrete tassativamente prendere in considerazione questi aspetti:
– Valutare attentamente il percorso, la lunghezza ed i dislivelli. Prestate attenzione perché le valutazioni che trovate sui blog sono soggettive. Quello che per un alpinista può essere un passaggio banale per voi potrebbe essere un attacco di panico in quota;
– Valutare di avere con voi tutti gli equipaggiamenti necessari che non siano più vecchi di cinque anni e conoscerne il corretto uso e funzionamento;
– Valutare di avere l’abbigliamento corretto alla quota che si raggiunge;
– Valutare le vie di uscita e sapere come indicare ai soccorsi la vostra posizione;
La progressione in via ferrata è una progressione che ha delle regole, bisogna sempre essere agganciati con tutti e due i moschettoni al cavo metallico, nei punti di cambio si procede prima con lo sgancio del primo moschettone, ci si aggancia alla prosecuzione del cavo e solo a questo punto si passa il secondo moschettone. Non si deve mai rimanere sganciati dal cavo per nessuna ragione!
Prima di andare in via ferrata dovrete tassativamente porvi queste domande:
– Ne ho mai affrontata una?
– Sono fisicamente pronto ad affrontare uno sforzo muscolare protratto?
– Sono mentalmente pronto ad affrontare percorsi vertiginosi?
– Sono sicuro di essermi informato sulle effettive difficoltà del percorso?
– Ho tutti gli equipaggiamenti?
Il consiglio è di non azzardarvi su sentieri del genere senza un’adeguata preparazione ed allenamento alle spalle e senza una guida alpina. I video e le fotografie che vediamo in giro sono spesso video girati da professionisti o alpinisti allenati. Non bisogna emulare senza l’adeguata preparazione. Una roccia presa in testa senza il caschetto, uno svarione in quota possono avere conseguenze fatali. La montagna non è l’assassina che viene dipinta dai mass media. Assassine sono l’mpreparazione e la mancanza di umiltà di chi dovrebbe saper rinunciare o avere l’intelligenza di affrontare i percorsi in sicurezza. Considerando comunque che si affronta un ambiente che è di per se a rischio.
Visto che l’estate è ormai è arrivata vi indico il link al mio precedente post sulla sicurezza delle escursioni.
Per approfondire l’argomento vi segnalo il portale del progetto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico denominato “Sicuri in Montagna”, alla voce “documenti” trovate una serie di materiali informativi da leggere prima di affrontare percorsi in quota.
Nella foto uno scorcio del ponticello a picco sul vuoto della Ferrata Tridentina.
Il presente post non sostituisce un’adeguata esperienza didattica, non ha carattere esaustivo né tanto meno vuole essere un manuale. Il presente post è solamente un invito alla prudenza e a frequentare la montagna in sicurezza.
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