Quanti poeti, pittori, fotografi ed innamorati ha ispirato la luna? Attraverso i secoli ed i millenni silenziosa compagna dell’uomo ad illuminarne il cammino nelle lunghe notti.
In una notte di mezza estate mi sono trovato sul molo di un piccolo porticciolo con la luna lì davanti a me. Non ho resistito al suo fascino ed, una volta ancora, ho voluto fotografarne il candido riflesso tra i placidi flutti del mare tra gli scogli.
Come non ripensare a quei poeti che hanno scritto poesie di infinita bellezza ammaliati dal fascino di quel volto lontano?
Vi propongo la prima strofa del “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” di Giacomo Leopardi scritta quasi due secoli fa. Nella versione inglese di questo post invece vi propongo una poesia di Emily Dickinson.
Buona lettura, con l’invito di fermarvi un attimo ed ammirare questa silenziosa compagna.
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
di riandare i sempiterni calli?
Ancor non prendi a schivo, ancor sei vaga
di mirar queste valli?
Somiglia alla tua vita la vita del pastore.
Sorge in sul primo albore
move la greggia oltre pel campo, e vede greggi, fontane ed erbe;
poi stanco si riposa in su la sera:
altro mai non ispera.
Dimmi, o luna: a che vale al pastor la sua vita,
la vostra vita a voi? dimmi: ove tende
questo vagar mio breve,
il tuo corso immortale?”
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