Affacciarsi sulle strade di Nova Gorica significa rivivere la storia, non c’è pietra di quella zona di Carso dove sorge la città dove non si sia combattuto. Nova Gorica significa “Nuova Gorizia”, una città divisa in due.
Gorizia è un’antica città che apparteneva all’impero Austroungarico, durante la Prima Guerra Mondiale divenne l’epicentro dei combattimenti sul Carso. Le sanguinose spallate sull’Isonzo volute dal Generale Cadorna erano dirette a conquistarla. Una volta conquistata a costo di estremi sacrifici umani venne persa con la disfatta di Caporetto ed infine ripresa a seguito della vittoria della Grande Guerra.
Questa piccola città però non aveva finito di subire traumi, la Seconda Guerra Mondiale portò con se tristi tensioni etniche ed ideologiche. Fu nel 1947 che venne eretto un muro a dividere la città, italiani di qua, sloveni di là. Paesi occidentali di qua e Jugoslavia e repubbliche socialiste di là oltre la cortina di ferro.
E’ così che sorse la “Nuova Gorizia”, completamente separata dalla Gorizia italiana. Si dovette aspettare il 2004 grazie all’ingresso nell’Unione Europea da parte della Slovenia perché quel muro fosse finalmente abbattuto a ridare completa libertà di movimento alla popolazione locale.
Oggi potete attraversare Piazza Europa da una parte all’altra varcando il confine senza nemmeno accorgervene, se non fosse per quella placca nel centro della piazza che indica il confine segnato con le date 1947 – 2004. Per chi volesse rivivere le atmosfere di quel muro troverà nell’imponente e poco frequentata Stazione di Nova Gorica dall’altra parte della piazza il museo contenente la collezione “il confine di stato nel Goriziano 1945 – 2004” ricco di curiosità e fotografie.
Nova Gorica però non è solo storia truce che si può percepire attraversando le trincee della Grande Guerra ma oggi è anche divertimento. Qua si trovano alcuni dei Casinò più grossi della Slovenia. Le colline Carsiche attorno sono il terreno fertile per dei vini particolari da degustare nelle cantine locali accompagnando gustosi piatti di salumi locali. Il Fiume Isonzo passa sinuoso attraverso le sue dolci anse e proprio qui attraversa il confine passando dalla Slovenia all’Italia, i più ardimentosi potranno lanciarsi dal ponte nell’ebrezza del bungee jumping. Qui a Nova Gorica si cela anche il secondo giardino più grosso in Europa, dopo Parigi, che custodisce le quasi estinte Rose di Borbone. Per ammirarle dovrete recarvi al Convento francescano di Kostanjevica.
Nova Gorica può essere meta di destinazione o di passaggio per chi invece si rechi nelle vicine colline o nella zona della Slovenska Brda “la toscana di Slovenia” oppure si diriga verso il cuore della Slovenia: Ljubljana.
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Non mancante i precedenti post dedicati alla Slovenia:
Maribor e la vite più longeva del mondo.
Ptuj, tra antica Roma e le terme.
La Slovenia e la Grande Guerra.
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