Il Natale è tra due giorni. Quando sono passato da quella strada, a notte quasi inoltrata, il mio sguardo non è finito sulle luccicanti vetrine. E’ finito verso una storia che non conosco. La luce della vetrina, nella tranquillità della notte che avanza, attraeva l’attenzione dei pochi passanti. Una luce forte, viva. Un contrasto con quell’angolino dimenticato, inosservato, proprio a pochi centimetri da quella vetrina. Ho aspettato un attimo prima di scattare questa foto e ho notato che nessuno si sarebbe voltato verso quel contrasto che aveva richiamato la mia attenzione. Un sacco nero, quasi immobile, nell’angolino scuro della galleria. Un uomo in un sacco nero, quasi come quelli che si usano per i cadaveri. Il nero, l’esatto opposto di quella luce bianca sprigionata dalla vetrina a lato. La sua storia non la conosco, vorrei chiedergliela ma sono certo non gradirebbe la mia curiosità. Di queste persone ai margini della società se ne vedono sempre più. Sono persone, non sono banche. Probabilmente non meritano l’attenzione dell’alta politica il cui sguardo rimane lontano, forse ancor più di quello dei passanti: indifferenza.
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