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L’Egitto al Museo Egizio di Torino.

Sono anni che avevo nella lista dei posti da vedere il Museo Egizio di Torino. Devo ringraziare una sterile polemica tra una politicante, con la sua demagogia becera, ed il direttore del Museo, con la sua risposta competente, per avermi dato entrambi il là per andare a finalmente a visitarlo.

Il Museo Egizio è un’eccellenza tutta italiana. E’ il secondo museo per dimensione interamente dedicato alla cultura egizia dopo il Museo del Cairo. E’ nella classifica dei migliori musei al mondo per importanza ed esperienza del visitatore. Recentemente completamente rinnovato attrae visitatori da ogni dove.

Le sue collezioni di oltre 40.000 reperti, di cui 3.300 in esposizione, tutti provenienti dall’Egitto accompagnano il visitatore attraversano le varie epoche in una comprensione profonda e nel fascino di una popolazione avanzatissima esistita migliaia di anni fa.

Il Museo Egizio nasce dalle esplorazioni dal 1800 in poi e fu fondato nel 1824. Periodo a noi vicino ma altrettanto lontano. Quando si susseguivano incessantemente le avventurose spedizioni archeologiche in Egitto. All’epoca vigeva il criterio per cui gli archeologi che partecipavano alle missioni archeologiche in parte lasciassero i reperti in loco e in parte li potessero portare nella nazione di provenienza della missione.

Molti sono gli oggetti che colgono la mia attenzione, sarcofagi, mummie sia di umani che di gatti e altri animali sacri, impressionanti statue monumentali o statuette incredibilmente raffinate e tanti dipinti su papiro o roccia a raffigurare situazioni e persone esistite miglia di anni fa.

Mi focalizzo su questa ipnotica ed inquietante statuetta Ushabti, incarnante lo spirito del defunto, risalente a prima del mille avanti Cristo. Rimango affascinato da quelle statue e quelle incredibili storie che potrebbero raccontarci.

Per organizzare una visita non perdetevi le informazioni dettagliate sul sito ufficiale del Museo Egizio.

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