Questo post inizia con un rammarico, non ero né nel luogo giusto né nel momento giusto per scattare la foto che avrei voluto: uno di quei volti coperti. Il volto di un vigliacco, il volto di una carogna del sistema, di colui che non ha altro ideale che la devastazione fine a se stessa. Colui che si nasconde perché è un criminale, perché non ha il coraggio di mostrare al mondo la sua becera ignoranza, perché non ha il coraggio di affrontare le conseguenze dei suoi comportamenti. Ad essere sconfitti questa volta sono loro, non ci sono “manifestanti” da martirizzare, non ci sono poliziotti che abbiano “esagerato”, ci sono loro con i volti coperti, la vigliaccheria e la devastazione violenta che hanno lasciato. Passata la tempesta però la città ha subito mostrato emergere un altro volto, un volto chiaro, un volto scoperto, ma che dico uno? Cento, duecento, no! Le stime parlano di 20000 milanesi scesi in piazza per manifestare il loro disgusto nei confronti di quelle carogne e mostrare simbolicamente che Milano appartiene a chi ogni giorno affronta le difficoltà della vita con una sua dignità. Sono li, e lì in mezzo ci sono anche io. Attorno a me vedo famiglie, bambini, uomini e donne di ogni età, studenti, scout, personaggi della vita milanese e le autorità. Ci sono proprio tutti. Molti in mano tengono un pennello, una spugna e puliscono i segni lasciati dalle carogne. Questo è il vero volto di Milano, una città solidale, una città viva, una città internazionale, una città che raccoglie le sue sfide e le porta avanti! Milano si è sempre risollevata e oggi lo fa di nuovo attraverso i suoi cittadini. No, black block, tu non sei nulla, non sei proprio nulla, la tua vigliaccheria si disperde tra queste ventimila persone che scendono in piazza per dimostrarti che tu non hai nulla, la città appartiene alle persone come noi! Vigliacco bastardo, ricordatelo: nessuno tocchi Milano!
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