A Recanati, sulle orme di Leopardi.
Tra le splendide colline delle Marche, in centro Italia, si nasconde un paese medievale arroccato su di un colle dove si respira l’aria della poesia. Recanati è il luogo dove nacque nel 1798 Giacomo Leopardi, uno dei più famosi poeti italiani.
Le sue poesie mi hanno sempre ispirato. La sue opere dettate dalla convinzione dell’infelicità costitutiva dell’essere umano e delle dure leggi di madre natura mi hanno posto lunghe riflessioni.
In una tranquilla e afosa estate mi son finalmente deciso ad andare a visitare questo paese dove Giacomo Leopardi vide la luce e dove trovò buona parte delle sue ispirazioni. Tra i viottoli interni alle mura traspare tutta la bellezza di un antico borgo medievale italiano.
Una delle prime biblioteche pubbliche in Europa.
Non è difficile immaginarsi Leopardi aggirarsi per le vie del tempo e trovare infinita ispirazione negli oltre 7000 volumi collezionati dal padre, Monaldo Leopardi, nella sua biblioteca. Una biblioteca la cui costituzione costò a Monaldo quasi la rovina. All’epoca quella collezione di volumi era tra le più importanti d’Europa e fu una delle prime ad essere resa pubblica. Peccato che in realtà non ci andassero altri che i figli suoi essendo i libri custoditi troppo eruditi per popolazione locale.
Giacomo Leopardi era un bambino prodigioso, già a dieci anni dava sfoggio di capacità ineguagliabili. A quattordici anni parlava diverse lingue e da allievo che era si trasformò in insegnante dei suoi precettori. Uno scaffale, quello dei libri proibiti, permise a Giacomo di imparare nozioni all’avanguardia in campo scientifico ed astronomico.
Passeggiando per la Casa Leopardi, tutt’oggi abitata dalla sua famiglia, ci si perde tra quadri, libri e oggetti collezionati nel tempo.
La collina dell’Infinito.
Imperdibile è la collina, quella che tutti noi conosciamo perché ha ispirato a Leopardi la sua poesia più famosa: l’infinito.
Davanti a voi troverete un’immensa e stupenda distesa di colline ricoperte di campi a perdita d’occhio. Non è difficile immaginarsi Leopardi perdersi nell’infinito mare di quella silenziosa bellezza.
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