Passeggiare per Milano può regalare sorprese ed emozioni. Milano è la città degli angolini nascosti, quelli che bisogna cercare e che poi lasciano sorpresi una volta scoperti. Potreste imbattervi, come successo a me in una nebbiosa sera d’inverno, in questo palazzo eclettico costruito tra il 1911 ed il 1913. Uno stile liberty che propone arieti, pesci, cani e figure varie di animali incastonate tra i mattoni rossi che costituiscono le colonne portanti di questo vivace edificio costruito su progetto di Giulio Ulisse Arata. Al centro di questo lungo atrio incontrerete una statua che difficilmente vi lascerà indifferenti nella sua posa quasi angosciante. La Vittoria Alata dello scultore Adolfo Wildt. Avvicinandovi noterete un’espressione eterea, misteriosa che richiama quasi sofferenza nel suo sguardo rivolto verso il vuoto dell’infinito. Ad ammirarla ne rimarrete ammaliati.
Nella zona di via dei cappuccini questo non è l’unico angolo misterioso. Pochi passi più in là c’è un altro palazzo con un suo piccolo mistero, un cortile pieno di fenicotteri rosa che pascolano indisturbati.
A chi volesse approfondire l’arte scultorea di Wildt segnalo la mostra, che rimarrà aperta fino al 14 febbraio, “Adolfo Wildt – L’ultimo simbolista” presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano.
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